LA DOTTRINA ETICA: L’ANIMA, L’AMORE E LA VIRTÙ

 LA CURA DELL’ANIMA COME OBIETTIVO PRIMARIO DELL’ESSERE UMANO

Dopo aver esaminato la dottrina delle idee e della conoscenza platoniche, ci concentriamo ora sulla visione etica, fondamento delle precedenti. Platone aspira a una rinascita spirituale dell'uomo come base per il rinnovamento politico, superando il relativismo sofistico che porta al disordine e all'errore. Il mondo delle idee, con l'idea del Bene come vertice, è un modello per il percorso individuale verso la perfezione, trasformando la vita e la comunità. Platone affronta il senso della vita nel "Gorgia", affermando che la vita degna è quella improntata al bene e alla virtù, contrapponendola alla vita basata sul piacere materiale e sull'interesse personale.

L’ANIMA E LA SUA NATURA

Platone definisce l'anima come un principio spirituale immortale e incorporeo, affine alle idee e prigioniera di un corpo da cui deve purificarsi attraverso la conoscenza. Nell'"Fedone", Platone argomenta sull'immortalità dell'anima basandosi sulla reminiscenza, che implica la reincarnazione dell'anima, e sulla sua capacità di conoscere le idee, che presupporrebbe una natura immutabile ed eterna. L'anima è collegata all'idea di vita e al respiro vitale, come chiarisce nel "Cratilo". Quando muore il corpo, l'anima, parte immortale dell'uomo, si separa e allontana, lasciando il corpo mortale.

IL DESTINO ULTRATERRENO DELL’ANIMA

Platone, basandosi sulle prove dell'immortalità dell'anima, sottolinea l'importanza della cura spirituale. Nel "Fedone", descrive il destino post-mortem delle anime buone e cattive. Le anime incolpevoli ascendono all'etere, mentre quelle colpevoli sono condannate al Tartaro. Platone utilizza il mito del carro alato per illustrare la sorte delle anime. Sebbene Platone stesso riconosca la natura metaforica di queste descrizioni, sottolinea l'importanza di credere nella giustizia ultraterrena. Ognuno è responsabile del proprio destino, influenzato dalle proprie scelte e condotta morale. La filosofia, secondo Platone, è l'unico mezzo per guidare una vita saggia e ottenere il riconoscimento nel mondo ultraterreno.

LA COMPLESSA STRUTTURA DELL’ANIMA

Platone, dopo aver dimostrato l'immortalità dell'anima, approfondisce la sua natura, riconoscendo tre parti: l'anima razionale, l'anima irascibile e l'anima concupiscibile, che risiedono rispettivamente nella testa, nel petto e nelle viscere. Questa tripartizione riflette tre tipi di comportamento umano: la saggezza, il coraggio e gli istinti. A differenza del pensiero socratico, Platone riconosce la sfida dell'uomo nel bilanciare queste parti e nel dominare le passioni. La sua concezione dell'anima risulta quindi realistica e attuale, riflettendo il costante conflitto interiore dell'essere umano.

IL MITO DEL CARRO ALATO

Nel mito del carro alato nel Fedro, Platone descrive l'anima come un auriga che guida un carro trainato da due cavalli, uno buono e uno cattivo, rappresentanti rispettivamente l'anima irascibile e concepibile. La lotta dell'auriga per controllare entrambi i cavalli simboleggia il conflitto interiore dell'essere umano tra pulsioni e ragione. Platone sottolinea l'importanza di trovare un equilibrio tra le diverse componenti dell'anima, guidando i desideri nella giusta direzione attraverso la ragione.


L’AMORE COME PONTE TRA MONDO SENSIBILE E MONDO INTELLEGIBILE


Platone ci offre l'immagine di un uomo diviso tra anima e corpo, tra il desiderio di accedere al mondo delle idee e la realtà sensibile. Questa dualità lo rende incline all'infelicità. Platone cerca di risolvere questo conflitto trattando il tema dell'amore nel Fedro, dove Socrate critica il discorso di Lisia sull'amore per la sua mancanza di profondità filosofica. Socrate si propone di esaminare l'amore con una chiarezza e profondità che vanno oltre la superficialità della letteratura e dell'oratoria.


L’ITINERARIO DELL’ANIMA SOSPINTA DALL’AMORE


Socrate, nel dialogo con Fedro, esplora il tema dell'amore, accettando l'idea che l'amore sia una forma di pazzia, ma una pazzia divina che può portare benefici. L'amore per la bellezza sensibile è il primo gradino di un percorso che porta l'anima dall'esperienza sensibile alla Bellezza ideale. L'effetto dell'amore è descritto con grande precisione da Platone, che individua sensazioni fisiche e mentali. L'eros spinge l'anima umana verso il mondo soprasensibile, verso la scienza e il sapere intellettuale, fino a immergersi nella Bellezza assoluta. Platone considera l'amore come una forza che unisce il sensibile e il soprasensibile, guidando l'anima verso la saggezza attraverso la Bellezza, che per i Greci coincide con il bene.

 

LA DESCRIZIONE DELLA NATURA DI EROS NEL SIMPOSIO


Il dialogo del Simposio, ambientato durante una cena a casa di Agatone, coinvolge Socrate e altri amici nell'analisi dell'amore. Ogni partecipante esprime il suo elogio a Eros. Aristofane, celebre commediografo, offre una prospettiva originale: racconta un mito che spiega l'origine dell'amore, derivato dalla divisione degli esseri umani in due metà. Questa visione suggerisce che l'amore sia il desiderio di ricongiungersi con la propria altra metà originaria. Socrate, attraverso il personaggio di Diotima, una sacerdotessa saggia, sviluppa ulteriormente il concetto, definendo Eros come un demone intermedio tra mortali e dei. Eros è considerato "filosofo" poiché cerca la conoscenza e il sapere attraverso l'esplorazione e l'esperienza, rappresentando il desiderio di andare oltre i confini e accrescere la propria comprensione del mondo.

Il messaggio platonico riflette sulla profonda connessione tra conoscenza e amore, rappresentati da logos ed eros, che non sono in opposizione ma si integrano reciprocamente. Questo concetto emerge sia nel Fedro che nel Simposio, dove l'amore è considerato un ponte tra il mondo sensibile e l'intelligibile, un'espressione di nostalgia e aspirazione verso l'assoluto. L'amore è descritto come un intreccio indissolubile di sentimenti e conoscenza, che si manifesta nel desiderio di conoscere e assimilarsi alla persona amata. Inoltre, l'amore è visto come un'energia che assicura l'immortalità attraverso la procreazione, garantendo il perpetuarsi delle generazioni umane.


LA VIRTÙ E I VALORI


Platone sostiene che l'amore permette all'uomo di superare i limiti esistenziali e conoscitivi, poiché nasce dall'aspirazione alla Bellezza, al Bene e alla Verità. Il Bene non è un'astrazione, ma l'ideale di perfezione che l'uomo può perseguire nella sua vita individuale e sociale. La virtù, secondo Platone, consiste nella virtù conoscenza del Bene, con la ragione che guida il gli istinti e le passioni umane verso il bene attraverso l'educazione e lo studio. Le quattro virtù fondamentali sono saggezza, coraggio, temperanza e giustizia, con quest'ultima che si realizza quando ogni parte dell'anima svolge la sua funzione sotto la guida della ragione. Nell'etica platonica, l'obiettivo primario dell'uomo è imitare la perfezione del Bene nelle proprie azioni. L'anima ha una posizione subordinata, poiché l'uomo è essenzialmente la propria anima, e la morale pone i valori della conoscenza e della virtù al di sopra dei piaceri materiali. Il vero filosofo desidera la morte perché rappresenta la liberazione dall'ostacolo del corpo, permettendo all'anima di accedere al mondo dell'intelligibile.

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