PLURALISTI

 I fisici pluralisti

Essi tendono a conciliare divenire e molteplicità delle cose, e l’immutabilità e l’unitarietà del reale.

I pluralisti sono Empedocle Anassagora e Democrito, che ammettono a fondamento dell’universo una pluralità dei principi materiali:

-Le quattro radici: elementi materiali fondamentali che sono eterni, immutabili ed identici a se stessi, divisibili. Essi generano le cose mescolandosi ed dividendosi grazie all’azione dell’amore e dell’odio.

-I semi: particelle invisibili qualitativamente differenti, infinitamente divisibili, eterne e immutabili, infinite in quantità e numero. Essi generano le cose unendosi separandosi grazie al noús (L’intelligenza ordinatrice).

-Gli atomi: particelle invisibili che sono infinite, qualitativamente identiche, quantitativamente diverse di forma e dimensione, non ulteriormente  divisibili, eterne e immutabili. Essi, si muovono Caoticamente nel vuoto dove, aggregandosi e disgregandosi, determinano la nascita e la morte delle cose.

I pluralisti, rappresentati da filosofi come Anassagora ed Empedocle, hanno proposto teorie cosmologiche che si discostavano dalle spiegazioni moniste degli ionici. Anassagora, ad esempio, sosteneva che il principio fondamentale fosse il Nous, o Intelletto, che organizzava la materia preesistente in un universo ordinato. Questo concetto differiva dalle teorie di Tales o Anassimandro, che si concentravano su un elemento primordiale come l'acqua o l'infinito.

Empedocle, d'altra parte, propose una teoria basata sui quattro elementi fondamentali: terra, aria, acqua e fuoco, combinati attraverso due forze - Amore e Discordia - che causavano l'unione e la separazione delle sostanze nel mondo. Questa visione pluralistica forniva un quadro più complesso della realtà rispetto al monismo degli ionici.

Entrambi i filosofi hanno influenzato il pensiero successivo, con le loro teorie che hanno contribuito alla comprensione della natura della materia e del cosmo. Tuttavia, le loro spiegazioni non erano esenti da critiche, e i filosofi successivi, come Platone e Aristotele, avrebbero sviluppato ulteriormente il dibattito sulla natura della realtà e delle sue componenti fondamentali.